sabato 22 dicembre 2012

Un nuovo anno

Così come quattro anni fa decisi di riprendere l'eredità di ingegneriameccanica.com, nato come sito universitario di studenti di ingegneria meccanica, ancora una volta questo blog cambia nome ed identità, cresce come del resto è cresciuto in questi anni il suo autore.   Più spazio quindi al mondo della ricerca italiana, senza tradire però l'identità di un sito nato anche per divulgare concetti innovativi o basilari, scritti in modo da essere comprensibili anche per i non addetti ai lavori, riguardanti in buona parte il mondo dell'energia e dei motori. 

... in costruzione ...
 

martedì 18 settembre 2012

Auto elettriche e ZTL a Napoli: E-day per la mobilità sostenibile

la Renault Twizy
 Post pubblicato originariamente su laboratorionapoletano.com
Nell'ambito della presentazione dell E-Day si è parlato anche di ZTL.  L'assessore Donati, presente all'evento dedicato ai veicoli elettrici nell'ambito della settimana europea della mobilità sostenibile, ha sottolineato come a giugno sia stata emessa un'ordinanza in base alla quale le auto elettriche - anche di non residenti - possono circolare all'interno delle ZTL di Napoli, previa richiesta di un apposito contrassegno al comune di Napoli.  Si tratta di un passaggio fondamentale per permettere l'introduzione di auto elettriche in una città come Napoli che necessiterebbe di maggiori controlli in termini di circolazione di auto vecchie ed inquinanti. Al momento il sito internet del comune di Napoli non riporta ancora l'ordinanza, come sottolineato allo stesso assessore dal sottoscritto.  Va ricordato che allo stato attuale i possessori di auto ibride NON rientrano nella deroga prevista per le auto elettriche.  Discutendo di ZTL a Napoli l'assessore Donati ha anche ricordato come stiano entrando in servizio i quattro varchi telematici della ZTL di Napoli centro antico e come il comune sia al lavoro per introdurre le telecamere anche per automatizzare i controlli di accesso alla ztl del mare.  Tornando alle auto elettriche ed al loro ruolo nella mobilità sostenibile, la volontà è quella di incentivarne acquisto ed uso, anche se al momento l'assenza di colonnine di ricarica ed i costi ancora sostenuti rendono meno fruibili questi mezzi.  Interessanti per l'uso cittadino sono sia i motoveicoli elettrici (in Istituto Motori è disponibile oggi per la prova il ZTL SMASH 54, che presenta due batterie estraibili ed autonomia di circa 35 km per batteria, con velocità massima di 70 km/h) che
la Nissan Leaf in fase di ricarica
quadricicli simili alla Renault Twizy, sicuramente uno dei veicoli più intrigranti da un punto di vista estetico. Al contempo sono diverse le soluzioni elettriche per automezzi da lavoro, per poter scaricare agevolmente merci in zone a traffico limitato.

lunedì 17 settembre 2012

E-day: presentazione e test drive di auto elettriche per la settimana della mobilità sostenibile

Si terrà domani 18 settembre 2012  presso l'Istituto Motori CNR, viale Marconi 8, l'E-Day nell'ambito delle iniziative legate alla settimana europea della mobilità sostenibile. Si tratta di una giornata di presentazione dei veicoli elettrici attualmente in circolazione, con la possibilità di effettuare dei test drive di diversi modelli. L'evento è organizzato da ANEA e dall' Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il programma prevede un seminario con tavola rotonda incentrato sul mondo dei veicoli elettrici: dopo i saluti e gli interventi di Paola Belardini, direttore dell'Istituto Motori, dell'assessore alla mobilità Anna Donati e del presidente di Anea Michele Macaruso, la discussione moderata da Ottorino Veneri dell'Istituto Motori verterà sulla Presentazione delle ultime tecnologie nel campo della mobilità elettrica.
Previa prenotazione i partecipanti potranno effettuare test drive di numerosi veicoli elettrici esposti presso L'istituto Motori: Honda, Enerblu, Estrima, Citroen, Peugeot, Mercedes, MicroVett, Nissan, Piaggio, Renault, Toyota, Zem, ABB EV Charging Infrastructures.
Sarà possibile prenotare i test presso l'Istituto motori per provare i veicoli in Zona Fuorigrotta e lungo i viali della Mostra d'Oltremare.
Chi vuole potrà visitare i laboratori dell'Istituto Motori CNR
Questo post è stato pubblicato anche su laboratorionapoletano.com

lunedì 23 luglio 2012

...in attesa...

Questo blog è stato aggiornato pochissimo negli ultimi mesi.
La speranza dell'autore, che cura altri blog quali laboratorionapoletano.com , Fabrizio Reale's photo blog e Laboratorio di cinema: recensioni ed altro, è quella di riprendere a scrivere con continuità di energia e motori oltre che di tematiche inerenti il mondo della ricerca...


sabato 7 gennaio 2012

Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa - guida fotografica

La sala delle locomotrici a vapore - Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa
Non è semplice descrivere la maestosità delle vecchie signore delle ferrovie italiane esposte all'interno del museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, uno dei più grandi del genere, al confine fra la zona orientale della città di Napoli, Portici e San Giorgio a Cremano: locomotive a vapore saturo, locomotive a vapore surriscaldato, locomotori elettrici a corrente alternata, locomotori elettrici a corrente continua, treni diesel. Post pubblicato anche su laboratorionapoletano.com. Alcune fotografie sono state pubblicate anche su fotografiareale.blogspot.com
La stretta via cieca che porta alla stazione ferroviaria di San Giorgio a Cremano - Pietrarsa non deve trarre in inganno: una volta superati i binari della linea ferroviaria passando sotto grazie al sottopassaggio, l'area una volta occupata da quell'opificio di Pietrarsa che sfornò numerose fra le più belle locomotrici a vapore che avrebbero attraversato le strade ferrate del Regno delle Due Sicilie prima e del regno d'Italia poi, è smisuratamente enorme, composta da diversi padiglioni fra il mare e la ferrovia.
Il Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa fu per anni il primo e principale nucleo industriale dell'Italia pre unitaria ed è qui che fu assemblato il primo treno che avrebbe percorso la tratta Napoli - Portici dal 1839, con la locomotiva Bayard una cui fedele riproduzione realizzata nel 1939 per i 100 anni della prima ferrovia italiana è esposta all'interno del museo.
Rimandando alla pagina presente su wikipedia sia per quanto riguarda i cenni storici di una delle fabbriche che hanno contribuito a costruire la storia dell'Italia e per un elenco esauriente di locomotrici ed automotrici presenti all'interno del museo,  in questo post si vuole semplicemente provare a realizzare una breve guida fotografica del museo, suggerendo un percorso di massima da seguire.
Superata la stazione di Pietrarsa - San Giorgio a Cremano, che si può raggiungere da Napoli percorrendo corso san Giovanni in direzione Portici e svoltando a destra non appena appare il cartello che indica la fine del territorio cittadino di Napoli e quello - un po' meno visibile - che indica la presenza del museo, ci si trova in una vasta area occupata da vasti piazzali ed aiuole e da alcuni grossi capannoni. Muniti di biglietto fatto nella biglietteria posta sulla destra (adulti 5 euro, ridotto 3.5, bambini piccoli e dopo lavoro ferroviario non pagano - aperto dal lunedì al venerdì di mattina - il sabato solo su prenotazione) sulla sinistra si trova il grande padiglione A, il capannone una volta adibito al "montaggio", oggi la grande sala dedicata in massima parte alle locomotrici a vapore.
Riproduzione (1939) della locomotiva Bayard
 Volendo cercare di dare un senso cronologico alla visita, è giusto partire da questo padiglione, entrando dalla prima porta sulla sinistra per incontrare la copia della celeberrima locomotiva Bayard, la prima a sfrecciare su territorio italiano in quel breve tratto che serviva ai Borboni ed ai loro amici per spostarsi da Napoli a Portici, sede di uno dei palazzi reali dei sovrani napoletani. Nella sala che sembra immensa non sono ospitate solo locomotive a vapore ma anche i primi treni elettrici, quelli a corrente alternata trifase, in una disposizione che, pur non cronologica come sequenza, di fatto fa sì che la storia delle ferrovie italiane fino ai primi anni '20 sia racchiusa sotto il tetto di quella che un tempo era l'area dedicata al montaggio dei treni.
locomotrice a vapore 640 (locomotiva  a vapore surriscaldato ed a semplice espansione)

Cerca nel blog