martedì 23 febbraio 2010

La generazione distribuita di energia elettrica

Sin dalla metà degli anni '90 una delle strade da percorrere per ridurre le emissioni di CO2 ed inquinanti in atmosfera,  garantendo al contempo all'umanità la sempre crescente richiesta di energia,  è stata individuata in quella che si è soliti definire "generazione distribuita" di energia elettrica, che prende tale nome in contrapposizione alla classica schematizzazione del sistema di produzione di energia elettrica, che prevede poche grandissime centrali ed una fitta rete di trasporto. 
I vantaggi principali di prevedere la dislocazione sul territorio di tante piccole centrali di produzione dell'energia rispetto a quella classica sono diversi: 
  • l'eliminazione delle perdite legate al trasporto dell'energia attraverso la rete elettrica ed alla necessità di portare l'elettricità prima ad altissima tensione e poi, gradualmente a bassa tensione;
  • la possibilità di recuperare il calore dai gas di scarico degli impianti, che altrimenti andrebbe semplicemente disperso in atmosfera, realizzando impianti di cogenerazione, laddove possibile, con il conseguente enorme incremento degli indici energetici legati al primo principio della termodinamica;
  • la possibilità di sfruttare fonti rinnovabili o biomasse direttamente laddove siano disponibili ( fattorie eoliche in prossimità di luoghi particolarmente favorevoli dal punto di vista meteo, centrali a biomasse in prossimità di centri industriali i cui scarti di produzione sono costituiti da materiali legnosi).
A far da contraltare alla possibilità di produrre energia elettrica in loco, utilizzando combustibili tradizionali od alternativi, gli aspetti positivi principali sono
  • la difficoltà, sopratutto per quanto riguarda la realtà italiana, nel poter costruire impianti di generazione distribuita per centri abitati di nuova costruzione, con rete di teleriscaldamento, limitando di fatto tali interventi ai complessi industriali;
  • la poca comprensione da parte della politica locale e della popolazione riguardante il fatto che tante piccole fonti di inquinamento distribuite contribuiscono di fatto a ridurre le emissioni inquinanti nel "sistema Italia" rispetto alle poche, gigantesche, centrali localizzate. 
 Va scritto che, con l'avanzamento tecnologico di turbine a gas e motori alternativi a combustione interna di piccola taglia, negli ultimi anni, grazie sopratutto alla possibilità di accedere, a seconda degli anni, a finanziamenti a fondo perduto, vantaggi fiscali o benefici economici, sono stati realizzati diversi impianti di piccola e media taglia sul territorio nazionale, la maggior parte dei quali destinata a fornire energia elettrica e termica, grazie alla cogenerazione, a quelle aziende il cui processo industriale garantiva, per i consumi di calore ed elettricità, un ritorno dell'investimento economico in pochi, pochissimi anni ( buona parte dei pastifici, ad esempio, è al giorno d'oggi dotata di impianti di cogenerazione).
Di fatto l'installazione di pannelli solari per la produzione di energia elettrica costituisce uno degli esempi di micro-generazione distribuita.  In un futuro prossimo si auspica che l'energia elettrica utilizzata giunga solo in piccola parte dalle grandi centrali termoelettriche e che buona parte possa provenire da impianti localizzati che possano sfruttare le fonti rinnovabili (eolico e  solare), quelle ad emissioni di CO2 durante il ciclo di vita nulle (biomasse ottenute da colture energetiche o da scarti di produzione industriale/agricola) o i combustibili fossili tradizionali (metano, gpl ma anche benzine e diesel) in maniera ottimale, grazie a impianti di produzione di energia elettrica, di cogenerazione o trigenerazione, che possano adottare micro e mini turbine a gas o motori alternativi a combustione interna ad alto rendimento e basse emissioni o  sistemi ibridi che possano accoppiare motori a combustione interna con stack di celle a combustibile.
In tale prospettiva si avrà una notevole riduzione delle emissioni inquinanti su tutto il territorio nazionale ed una razionalizzazione dell'energia elettrica, con una notevole riduzione delle perdite legate alla rete di trasporto ed alla difficoltà, oggettiva, di poter regolare i grossi impianti termoelettrici.
Appare ovvio che, in questo contesto, sia antidiluviano, oltre che antieconomico, discutere nel 2010 di costruzione di centrali nucleari, in quanto tali impianti, ancorchè ultra sicuri, hanno un costo legato all'intera vita della struttura enorme, in quanto ai notevoli costi di progettazione e realizzazione vanno aggiunti i costi legati alla sicurezza e quelli, da distribuire nell'arco di centinaia di anni, di dismissione della centrale una volta divenuta antiquata e dello stoccaggio delle scorie nucleari.
 Un futuro sostenibile non può prescindere dal passaggio dall'attuale sistema di produzione centralizzata dell'energia elettrica ad uno distribuito, i cui impianti possano utilizzare esclusivamente fonti rinnovabili. Il doveroso ed ovvio passaggio intermedio nel breve periodo è quello di spingere per una generazione distribuita attraverso impianti a basse emissioni, anche se ancora legati ai combustibili fossili.

note a margine:
La cogenerazione è la produzione combinata di energia elettrica e termica, quest'ultima ottenuta direttamente , gratis, dal recupero del calore contenuto nei gas di scarico e nei circuiti di raffreddamento e lubrificazione, che normalmente va disperso in atmosfera.
La trigenerazione è una particolare forma di cogenerazione in cui è previsto l'utilizzo del calore recuperato sia per alimentare utenze "calde" che "fredde", attraverso  assorbitori.
Le immagini utilizzate erano già pubblicate su internet  (fonte) e pertanto supposte essere condivisibili.  Contattare l'autore per richiederne l'eventuale eliminazione per questioni relative al copyright.

2 commenti:

Ugoz ha detto...

Ciao,
Ho letto il tuo posto, e volevo sapere se hai delle informazioni relative ad eventuali contributi e tariffe agevolate per la microgenerazione di energia elettrica con turbine a gas.

Ugoz ha detto...

Ciao,
Ho letto il tuo posto, e volevo sapere se hai delle informazioni relative ad eventuali contributi e tariffe agevolate per la microgenerazione di energia elettrica con turbine a gas.

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