Come riportato da diversi quotidiani, ieri è entrata in funzione Diamante, una mini centrale di energia elettrica altamente innovativa, molto bella a vedersi e dal bassissimo impatto ambientale.
Diamante, che prende il nome dalla forma, a struttura geodetica, altro non è che un gigantesco diamante il cui lato esposto a sud è formato da oltre 30 pannelli solari di ultima generazione ( efficienza intorno al 20%) ed al cui interno ha tre sfere di 2 metri di diametro che costituiscono il sistema di accumulo a base di idrogeno mediante la tecnologia avanzata degli idruri metallici. Il progetto, nato da una collaborazione fra Enel e Università di Pisa, prevede che l'impianto, oggettivamente bello a vedersi oltre che interessantissimo per le scelte impiantistiche e tecnologiche adottate, possa con i suoi 11 kW di potenza di picco fornire energia elettrica all'intero (certamente non vasto) parco di San Rossore a Pisa. Le dimensioni dell'impianto sono 8 metri di diametro della sfera/diamante e 4 metri di altezza della base di appoggio.
La particolarità dell'impianto consta nel fatto che la presenza degli accumulatori a idruri metallici permette all'impianto di fornire energia elettrica anche nelle ore notturne e quando c'è assenza di sole. Infatti attraverso un processo elettrolitico viene prodotto idrogeno che va ad alimentare un sistema di celle a combustibile. Sarebbe interessante conoscere alcuni dati relativi alle curve di carico ottenibili. E' ovvio che un impianto di questo tipo, al di là delle dichiarazioni, è e resta un prototipo abbastanza costoso o un "esercizio" su come si possano sfruttare al meglio le tecnologie disponibili. Quel che conta è che si continua ad andare verso il concetto di produzione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili o ad emissioni basse/nulle. Per le piccole utenze in futuro bisognerà investire sempre di più sul solare ( fotovoltaico o termodinamico) e sull'eolico.
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