martedì 26 ottobre 2010

Le modifiche al FIRB 2010: nuovi limiti di età in sostituzione di quelli precedenti

Dopo numerose segnalazioni e le proteste di quanti erano stati esclusi matematicamente dalla possibilità di partecipare al FIRB futuro in ricerca 2010, il Miur è corso ai ripari modificando le linee di intervento in modo tale da ammettere alla partecipazione al bando anche i nati nel 1978 e quanti altri erano stati ingiustamente esclusi.  LE modifiche pubblicate in data odierna al bando firb 2010, i cui elementi notevoli sono stati descritti già in questo post, riguardano esclusivamente i termini di scadenza del bando, prorogato di un mese - La scadenza per la presentazione delle domande di finanziamento è spostata al 16 dicembre 2010, alle ore 17.00, per i responsabili di unità (modello B), e al 23 dicembre  2010, alle ore 17.00, per i coordinatori di progetto (modello A). -, ed  i requisiti minimi per la partecipazione in termini di età, da quanti anni si è conseguito il dottorato e quante pubblicazioni sono state fatte:

a) Linea d'intervento 1: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non  strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, i consorzi interuniversitari, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, che non abbiano già compiuto il 33° anno di età alla data del 23 novembre 2010, e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca  da almeno  2 anni;
b) Linea d'intervento 2: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non  strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, i consorzi interuniversitari, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR,  che non abbiano già compiuto il 36° anno di età alla data del 23 novembre 2010, e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca  da almeno  4 anni;
c) Linea d'intervento 3: a giovani docenti o ricercatori, che non abbiano già compiuto il 40° anno di età alla data del 23 novembre 2010, già strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, i consorzi interuniversitari, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR.
2. I dottori di ricerca rientranti nella Linea di intervento 1  debbono avere almeno tre pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
3. I dottori di ricerca rientranti nella Linea di intervento 2  debbono avere almeno sei pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
4. Per i dottori di ricerca di linea 1 o di linea 2 già in possesso di specializzazione conseguita, precedentemente al dottorato, presso una Scuola di Specializzazione Universitaria, i limiti di età anagrafica di cui al comma 1 del presente articolo sono  incrementati di un numero di anni pari alla durata della scuola di specializzazione.
5. Per i dottori di ricerca di linea 1 o di linea 2 i limiti di età anagrafica di cui al comma 1 del presente articolo sono incrementati altresì di un anno sia nel caso in cui la durata legale del corso di studi relativo alla laurea e al  dottorato sia superiore  a 9 anni, sia nel caso di effettivo svolgimento del periodo di leva obbligatoria, sia nel caso di maternità/paternità precedente alla data di conseguimento del dottorato.
6. In ogni caso, pur essendo gli incrementi di cui ai commi 4 e 5 cumulabili tra di loro,  il limite massimo di età anagrafica, anche per le linee di intervento 1 e 2, resta fissato al 40° anno di età non ancora compiuto alla data del 23 novembre 2010.

Chi scrive è stato fra i primi a segnalare le incongruenze del bando ed ha apprezzato che il ministero abbia dato una rapida risposta alle richieste fatte dal CUN solo pochi giorni or sono. 

venerdì 8 ottobre 2010

Concorso ENEA 120 posti (funzionario): il nonsenso dei quiz preselettivi

Chi abbia avuto la fortuna di consultare la gazzetta ufficiale durante il mese di agosto saprà che a breve inizieranno le selezioni per 120 posti di tecnici laureati (funzionario ENEA) in massima parte ingegneri con esperienza almeno biennale in settori di ricerca che abbracciano diverse aree tematiche, dai materiali, all'energia, alla chimica ed alla combustione. Nonostante nel bando sia data grande importanza ai titoli, che costituiscono il 40% della valutazione totale, nonostante sia fatta esplicita richiesta ai candidati di indicare le pubblicazioni su riviste internazionali con impact factor,  la prima grande scrematura avverrà attraverso quiz preselettivi di cultura generale, in cui la componente fortuna è notevole e che avvantaggia chi è abituato a partecipare a concorsi - rarissimi in ambito di ricerca -  che prevedano tale tipologia di selezione.
Potrà quindi accadere che candidati con decine di pubblicazioni su riviste di importanza internazionale non possano accedere alla valutazione dei titoli in quanto disavvezzi al sistema dei quiz.

Per la cronaca i 50 quiz a risposta multipla da completare in 40 minuti riguarderanno  quesiti attitudinali (logica, sillogismi, sequenze) e domande di cultura generale (cultura costituzionale, educazione civica, funzionamento dello stato, cultura istituzionale, storia contemporanea italiana, letteratura, matematiac, fisica, chimica per i laureati tecnici). 
Va scritto che verranno ammessi al concorso al massimo 15 candidati per ogni unità messa a concorso per ogni singola posizione, fino a un massimo di 3000 candidati. 
Il concorso si terrà, secondo le modalità indicate sul sito dell'ENEA, il 15 ottobre presso l'hotel Ergife di Roma.
I risultati verranno pubblicati il 18 ottobre sul sito www.praxi.com 

edit 18 ottobre: i risultati dovrebbero uscire - a quanto si legge in alcuni forum - intorno alle 17.00 e non più alle 15.00. edit ore 19.00 : dal sito praxi è possibile conoscere il proprio punteggio. Il punteggio minimo per accedere alla valutazione per titoli sarà pubblicato sul sito dell'ENEA.

Edit 22 ottobre: I risultati dei qui preselettivi sono stati pubblicati, insieme ai criteri addotati per la valutazione dei titoli, il giorno 19 ottobre.
Al di là di alcune perplessità relative al poco impatto che titoli accademici e pubblicazioni avranno sul totale dei 40 punti disponibili (4 punti massimo per i titoli, 4 punti massimo per le pubblicazioni), tiene banco nei forum e sui blog la questione relativa agli ammessi "con riserva". A leggere le parole scritte dai soliti bene informati risulta che quasi 1500 candidati sono stati ammessi con riserva, in quanto in possesso esclusivamente degli anni di dottorato e non dell'esperienza biennale con contratti di lavoro in ambito di ricerca (assegni di ricerca, co.co.co., etc.).   Di questi, quelli che hanno superato la preselezione probabilmente verranno fermati durante la valutazione titoli, essendo oltre il 50% del punteggio legato al curriculum ed alla esperienza lavorativa almeno biennale. Significa che molti candidati in possesso dei titoli necessari per essere ammessi agli orali sono stati probabilmente fermati e superati in fase di preselezione - come prevedibile - da persone che poi non supereranno lo scoglio del punteggio minimo ai titoli.  Ciò a conferma di come la valutazione preselettiva attraverso quiz (del tutto fuori tema rispetto ai profili concorsuali)  sia inadatta per scegliere aspiranti laureati tecnici che abbiano esperienza in ambito di ricerca.

giovedì 7 ottobre 2010

Vino e fonti rinnovabili: l'esempio di Villa Matilde

pannelli solari - Villa Matilde
In occasione di una visita alla nota azienda vitivinicola villa Matilde riguardo la quale ho già scritto ne "Il laboratorio napoletano", chi scrive ha avuto la possibilità di partecipare ad una conferenza durante la quale sono stati esposti i dettagli di un intervento integrato su più fronti volto a trasformare una  azienda agricola classica e tradizionale in una a ridotto impatto ambientale, i cui consumi energetici siano basati fondamentalmente su fonti rinnovabili, attenta a non sprecare acqua ed energia.  
Al di là della qualità del vino prodotto - chi vive in Campania ma non solo conosce bene la bontà dei vini di Villa Matilde - un intervento come quello che verrà a breve esposto - garantirà energia pulita ma sopratutto una drastica riduzione delle emissioni di inquinanti e di anidride carbonica in atmosfera. 
Chi ha progettato l'impianto non si è limitato infatti ad installare pannelli fotovoltaici sui tetti, beneficiando dei vantaggi economici del conto energia, ma è intervenuto sui singoli ambienti, per migliorare l'efficienza energetica degli edifici e ridurre i costi legati alla necessaria climatizzazione - il vino necessita di  una temperatura ambiente mai elevata - e sui singoli impianti, realizzando un sistema idrico attraverso il quale convogliare le acque piovane e riciclare le acque bianche per ridurre sensibilmente il consumo di acqua, di per sè notevole per produrre il vino.  Se da una parte allo stato attuale è stato terminato solo il primo step del progetto, ovvero la messa in funzione di 339 pannelli fotovoltaici in silicio policristallino, realizzati in sette sotto-unità differenti sui tetti degli edifici principali ed in grado di fornire una potenza di picco superiore ai 77 kW, (su 150 totali) dall'altra sono previsti investimenti, oltre a quelli già descritti, per sostituire il parco veicoli (automobili e macchine agricole) con vetture elettriche o che possano essere alimentate con biodiesel.  Per quanto riguarda i veicoli elettrici, verrà installato un pannello fotovoltaico a movimento biassiale “mover; in grado di ruotare con il sole, che possa garantirne la ricarica.  In un'ulteriore fase di sviluppo del progetto, avviato da appena un anno, il restante fabbisogno energetico degli impianti verrà garantito da generatori di energia elettrica che possano funzionare con biomasse vegetali, così come l'energia termica sarà fornita da caldaie ad oli vegetali.  
Biomasse agricole, pannelli fotovoltaici, coibentamento delle cantine e risparmio in termini di consumo d'acqua costituiranno, insieme, un approccio integrato che si spera dia all'azienda, oltre a garantirne il fabbisogno energetico, un apporto in termini di ritorno di immagine per aver tanto investito in favore dell'ambiente.

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